Margherita è morta il 1 ottobre 2010. Era mattina. E Nina, la bardigiana con cui aveva vissuto per tre anni, ha assistito al suo dolce e lento passaggio dalla vita ai pascoli celesti.
Era tranquilla Nina. Silenziosa e attenta a quello che sta succedendo. Fino al momento in cui quell’orrendo camion non è arrivato e se l’è portata via.
Era il primo pomeriggio e Nina è quasi impazzita. Ha cominciato a correre, nitrire, ansimare, annusare l’aria con disperazione. Ero stravolta e travolta. Dal dolore della perdita di Margherita e dall’impotenza di fronte alle lacrime di Nina.
Così sono andata in una casa dove sapevo c’erano pony la cui fine non era proprio chiara. Ne ho chiesta una. Me l’hanno data, l’ho comprata.
E’ arrivata Stella con la testa china. Gonfia, con i piedi non curati, il pelo sofferto. Ok, ce ne andiamo di qui le ho sussurrato. Ma improvvisamente dietro è arrivata una piccola di 4 mesi. Buffissima.
Non potevo dividerle. Ok, le prendo tutte e due. Andiamo da Nina. Così abbiamo fatto. E la sera di quel 1 ottobre, Nina aveva due nuove amiche. Che non ha amato dal primo momento. Anzi. Ma di questo parleremo più avanti.
La puledrina l’ho chiamata Piccola Maggy, in onore di Margherita. Eccola, mentre fa conoscenza con Vittorio, il mio boxer.
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Stupenda la Piccola Maggie..
..ed è un piacere rileggerti, davvero!
Un abbraccio
Airin